Alvin Ailey: American Dance Theater, Biografia, Revelations. Video

Alvin Ailey, portatore della danza di colore contemporanea nel mondo, fonda l’Alvin Ailey American Dance Theater (AAADT) nel 1958 e raggiunge palchi in tutto il mondo. Scopri la Biografia, l’analisi su Relevation divisa in tre parti, una delle sue opere più famose, i Video.

Sommario:

  1. Alvin Ailey Biography
  2. Alvin Ailey American Dance Theater (AAADT), cos’è?
  3. Revelations di Alvin Ailey
  4. Migliora il tuo stile di Danza Contemporanea
  5. Alvin Ailey Video
  6. Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Alvin Ailey Biography

Alvin Ailey Biography (photo credit: wikipedia.org*)

Alvin Ailey è nato in Texas nel 1931, durante il periodo della Grande Depressione (detta anche Crollo di Wall Street), una grave crisi economica e finanziaria che sconvolse l’economia mondiale, con forti ripercussioni all’interno della società. Contemporaneamente ci fu un’ondata discriminatoria nei confronti della popolazione di colore, ed è proprio per questo che Ailey nella sua giovinezza gli è stato impedito di interagire con gli altri.

Non trascorse un infanzia e un adolescenza felice, il padre lo abbandonò all’età di tre mesi e Alvin Ailey insieme alla madre si spostarono di città in città per trovare lavoro e mantenersi, come nei campi di cotone o come domestica nella casa dei bianchi. Ailey trovò come via di fuga la chiesa, uscendo di nascosto la notte per guardare persone adulte ballare e poi appuntando tutto sul suo diario. In cerca di maggiori prospettive di lavoro, partirono per Los Angeles nel 1941 e circa un anno dopo Alvin Ailey si iscrisse alla George Washington Carver Junior High School e si diplomò alla Thomas Jefferson High School.

Il primo approccio con la danza fu nel 1946, quando vide la Katherine Dunham Dance Company e il Ballet Russe de Monte Carlo esibirsi al Los Angeles Philharmonic Auditorium, rimase ammaliato da tanto splendore, ma non continuò la sua curiosità. Fino a che nel 1949, la sua compagna di classe e amica Carmen De Lavallade lo trascinò nello studio di Lester Horton su Melrose Avenue. Da lì il suo amore per la danza prese forma, cominciò a studiare diversi stili e tecniche di danza, dal balletto classico agli studi dei movimenti ispirati dai nativi americani, fino alla tecnica della modern contemporary dance di Horton.

Horton fu il suo primo mentore, e Ailey si unì alla sua compagnia nel 1953, con il debutto in Revue Le Bal Caribe. Nello stesso anno Horton morì improvvisamente per un attacco di cuore, e poiché nessuno era disposto a prendersi delle responsabilità, Ailey assunse il ruolo di direttore artistico e coreografo.

Alvin Ailey American Dance Theater (AAADT), cos’è?

La storia dell’Alvin Ailey American Dance Theatre, inizia nel 1958. Fondata e diretta da Alvin Ailey, nasce dalla necessità di onorare la cultura nera attraverso la danza. La compagnia ha debuttato con il primo capolavoro di Ailey, ovvero Blues Suite, al 92nd Street Y nell’Upper East Side di Manhattan a New York, una coreografia eseguita da uomini e donne che saltellavano e facevano baldoria, sulla base di musica blues.

Due anni dopo presentò nello stesso posto, l’anteprima del suo lavoro più popolare ed acclamato dalla critica, Revelations, dove Alvin Ailey ha preso spunto dai suoi “ricordi di sangue“, la sua terra d’origine nel Texas, circondato da persone di colore, di chiesa e amanti del blues. Dopo questa strabiliante performance e il loro successo, la compagnia di Alvin Ailey lottò per avere il primato nelle prenotazioni nei teatri.

Nel 1962 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti sponsorizzò il primo tour internazionale dell’Alvin Ailey American Dance Theater (AAADT), che ha viaggiato attraverso l’Asia, poi in Senegal e in Africa orientale e occidentale, mentre furono poche le prenotazioni in America. Nello stesso anno la compagnia fu invitata ad essere residente alla Brooklyn Academy of Music, ma pochi anni dopo si sciolse questa collaborazione e Ailey lottò con il Dipartimento degli USA per sponsorizzare altre date, ma loro decisero di pubblicizzarla con l’etichetta di una compagnia “etnica”, non valorizzando la cosa più importante, ovvero quella di essere una compagnia di danza moderna (contemporanea) in continuo sviluppo.

Ancora una volta Ailey deve lottare per i propri diritti, non venne capito e questo portò anche la sua compagnia sotto accuse, tanto che vennero controllati dall’FBI minacciando Ailey di mandare in rovina la compagnia se avesse mostrato ancora segni di comportamento effeminato o omosessuale durante il tour. Nel 1970, dopo un tour in Russia annunciò la chiusura dell’azienda, questo portò il Dipartimento degli USA a farsi sentire, e sponsorizzò un nuovo tour dell’AAADT in Nord Africa, poi ritornò in Russia e le loro esibizioni vennero trasmesse dalla televisione di Mosca con 22 milioni di telespettatori.

Dopo tredici anni di storia, esibizioni e delusioni, l’Alvin Ailey American Dance Theatre divenne un successo monumentale, e nell’agosto 1972 la compagnia cambiò il proprio nome in Alvin Ailey City Center Dance Theatre e divenne una compagnia residente del New York City Center.

“The black pieces we do that come from blues, spirituals and gospels are part of what I am. They are as honest and truthful as we can make them. I’m interested in putting something on stage that will have a very wide appeal without being condescending; that will reach an audience and make it part of the dance; that will get everybody into the theater. If it’s art and entertainment—thank God, that’s what I want to be.”

Alvin Ailey Quotes

Con questa citazione di Alvin Ailey, ricordiamo la sua risposta nei confronti delle innumerevoli critiche rivolte a lui e alla sua compagnia., oggetto di continue discussioni per i suoi riferimenti all’esperienza nera americana, e spiega (nella citazione), come le sue opere siano oneste e sincere. Alvin Ailey è interessato a mettere in scena una danza che rende il pubblico parte integrante, cercando di superare questi stereotipi della società come il colore della pelle, l’orientamento sessuale, perché afferma che quando si tratta di danza a teatro si parla d’arte, non del resto.

Alvin Ailey ha coreografato più di 100 opere per i suoi ballerini, attingendo da altri coreografi (e coreografando anche per altre compagnie) e celebrando la cultura afroamericana, dando spazio ai ballerini neri di portare avanti la sua voce. Nel 1965 infatti, Alvin Ailey trovò la sua musa ispiratrice, la ballerina Judith Jamison, che eseguì per lui una coreografia dal nome Cry, che ritraeva e ricordava la figura della madre di Ailey, come dedica per tutte le altre donne nere del mondo. Fu proprio lei a prendere le redini come direttrice artistica della compagnia dopo la morte di Ailey.

Adesso l’Alvin Ailey Studios è composto da una compagnia di 32 ballerini, guidati dai direttori artistici Robert Battle e Masazumi Chaya.

Alvin Ailey Studios a New York (photo credit: wikipedia.org*)

Revelations di Alvin Ailey

Revelations è la coreografia più nota di Alvin Ailey, se non il suo capolavoro di danza contemporanea.

La scena è ambientata su musica spiritual, gospel e blues e influenzata dall’educazione cristiana di Alvin Ailey, ricordiamo che da piccolo andava sempre nella chiesa di nascosto a guardare gli adulti danzare, in quest’opera infatti, presenta sia la sua visione dell’esperienza storica afroamericana della sua terra che una prospettiva ispirata alla chiesa. Revelations è divisa in tre parti, vediamole nel dettaglio:

  1. Pilgrim of Sorrow: dalla traduzione letterale “pellegrini del dolore“, la scena è dominata dal marrone dei costumi in trasposizione con le terre di dolore che furono per gli schiavi africani. I movimenti dei danzatori sono tentativi di risollevarsi dalla terra, e si aggiungono rappresentazioni del sorgere, infatti la coreografia contiene molti movimenti di braccia che si allungano, o persone stesse che si elevano dal suolo verso l’alto. Ailey in questa sezione utilizza la tecnica della contrazione (presi dal contraction di Martha Graham), proprio per esaltare la forza che dovevano esercitare gli schiavi per essere finalmente liberi, nonostante poi non fosse abbastanza e si ritrovano di nuovo al pavimento, cadendo in ginocchio. Nella sezione del passo a due risuona il brano “Fix me Jesus“, a dimostrazione del fatto che i ballerini chiedevano aiuto e pietà, come i “pellegrini del dolore”;
  2. Take me to the Water: la seconda parte è caratterizzata da un gruppo di ballerini vestiti di bianco, simboleggiando la purezza, il paradiso e l’illuminazione. La traduzione “Portami fino al fiume“, rappresenta sia il piano di fuga attraverso il fiume degli schiavi, sia prende un senso più spirituale. Ecco perché il colore bianco e l’utilizzo di oggetti battesimali (come il ramo d’albero e un telo bianco), in segno di purificazione. Sulle note di “Wade in the Water“, un danzatore porta un grande ombrello (bianco) che simboleggia l’acqua e il battesimo, pronto a battezzare in scena una giovane coppia in un fiume, quest’ultimo rappresentato da metri di ondeggiante seta blu tesa sul palco. Il testo, gli oggetti di scena e i movimenti fluidi, rotolanti delle braccia e del corpo, aggiungono importanza all’acqua e aiutano il pubblico ad entrare in contatto con questa danza, elemento significativo oltre alla ricerca continua della gioia e della liberazione;
  3. Move, Members, Move: ecco la sezione più energica e positiva, “Avanti, fedeli, avanti“, rappresenta la celebrazione della chiesa e della gente, il tutto enfatizzato dal potere liberatorio della musica gospel del 20′ secolo. Sulla musica di “Rocka My Soul in the Bosom of Abraham” prendono parte della scena diciotto ballerini vestiti di giallo, colore che trasmette vitalità e rappresentano i raggi solari, creando giochi di luce che bagnano tutto il palco. Ailey aggiunse oggetti di scena come ventagli e cappelli, usati per celebrare il servizio in chiesa. I movimenti nell’ultima parte sono principalmente in verticale, non utilizza il pavimento come nella prima parte, e sono presenti salti e sospensioni in aria.

Migliora il tuo Stile di Danza Contemporanea

Ciò che rende un danzatore di danza contemporanea speciale, è la capacità di mettersi in gioco, perché la storia individuale di ogni ballerino e quindi di ogni essere umano, con i propri intrecci, traumi, passioni e delusioni, che lo rendono unico ed irripetibile (proprio nel concetto di qui e ora). Va sottolineato che nonostante ci sia più libertà d’espressione e movimento, un danzatore contemporaneo è a pari merito ad un danzatore classico, poiché come tale si dedica allo studio della tecnica (compresa quella classica ovviamente, essendo la basi di tutto), cercando però di dare valore anche al percorso interiore.

Per questo è importante rivolgersi ad insegnanti esperti della danza contemporanea, che ti aiuteranno a crescere sia come danzatore che come umano, studiando la tecnica e trovando momenti di completa libertà artistica, grazie alla guida di un tutor che ti aiuterà tutto il tempo. Inizia oggi, inizia da te!

Alvin Ailey Video

Revelations Video – Alvin Ailey American Dance Theater
Alvin Ailey American Dance Theater- Ounce of Faith
Blues Suite Video – Alvin Ailey

Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Ecco una lista dei fondatori della danza contemporanea, dai primi ai successori nei diversi stili, metodi e concetti:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

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