Lester Horton: Dance, Biografia, Tecnica ed Esercizi, Video

Lester Horton, uno dei pionieri della danza contemporanea. Tecnica Horton basata su forza, flessibilità ed isolamento del corpo, scopri la Biografia, la fondazione dell’Horton Dance Group, una lista degli Esercizi più comuni, i Video. Scegli la Tecnica di Danza Contemporanea che fa per te!

Sommario:

  1. Chi è Lester Horton? Biografia
  2. Lester Horton Dance, Coreografie
  3. Tecnica Horton: Esercizi
  4. Scegli la tecnica che più ti piace: Danza Contemporanea
  5. Lester Horton Dance Videos
  6. Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Chi è Lester Horton? Biografia

Lester Horton (photo credit: whosdatedwho.com*)

Lester Horton (Lester Iradell Horton), nacque nel 1906 a Indianapolis. La sua vocazione per la danza fu ispirata dalle esibizioni di Ruth St. Denis, ballerina e coreografa statunitense e dall’interesse per le danze dei nativi americani, quando vide uno spettacolo del selvaggio West.

Si affacciò alla danza classica per due anni, studiando con un insegnante di Indianapolis, Theo Hewes e Adolf Bolm, prendendo anche parte alle lezioni dell’Herron Art Institute, lavorando con l’Indianapolis Little Theatre. Infine, vedere una performance della compagnia Denishawn ha avuto un grande impatto su di lui, tanto da iniziare a studiare con la Denishawn School di Forrest Thornburg. Horton poi, decise di trasferirsi in California, completando la sua formazione con Michio Ito e nel 1931, presentò il suo primo assolo, ormai pronto a lasciare importanti tracce nella danza moderna contemporanea statunitense.

Negli anni Trenta iniziò la sua attività d’insegnante e coreografo, avendo una maturata conoscenza della danza ed applicando agli insegnamenti di Ito e della Denishawn, decide di elaborare una propria tecnica (c.d. Tecnica Horton), sviluppata su un accurata ricerca dell’espressività del movimento ed ispirata alle danze native americane. Horton inoltre, fondò il Lester Horton Dance Theatre, uno dei primi teatri permanenti dedicati alla danza moderna negli Stati Uniti, in sede a Los Angeles nel 1946 e che chiuse i battenti nel 1960.

Nel 1932 fondò una propria compagnia, i Lester Horton Dancers, con cui consolidò la sua attività coreografica, insegnando i principi fondamentali della sua tecnica. Horton è uno dei promotori della danza di ogni genere, includendo ballerini di tutte le nazioni, insistendo sull’integrazione razziale e tra i volti figura Bella Lewitzky, principale interprete della compagnia e Alvin Ailey. Per Alvin Ailey divenne un mentore, tanto che nel 1953, quando Lester Horton morì improvvisamente per un attacco di cuore, prese le redini della compagnia e nel 1958, ha lanciato l’Alvin Ailey American Dance Theatre con molti dei ballerini della compagnia di Horton. Parallelamente, prima della sua morte, Horton proseguì la sua attività d’insegnante, tenendo corsi in importanti realtà come il Mills College di Oakland e lavorando con allievi che divennero presto futuri coreografi di rilievo come Merce Cunningham e Twyla Tharp.

Lester Horton Dance, Coreografie

I danzatori nei film, come i Lester Horton Dancers (photo credit: unsplash*)

Lester Horton è considerato uno dei pionieri della danza contemporanea, e grazie alla compagnia da lui fondata ovvero i Lester Horton Dancers, oppure in seguito chiamati l’Horton Dance Group ha girato e varcato diversi teatri nel mondo.

Per finanziare la sua scuola e la compagnia, Horton ha coreografato per numerosi musical di Hollywood, a cominciare da Moonlight in Havana nel 1942. I danzatori di Horton si davano molto da fare e coltivavano con estremo amore la tecnica Horton, tanto che si esibirono anche nei club, tra cui il Folies Bergère di New York e l’Earl Carroll Theatre and Restaurant di Los Angeles. Il gruppo di Horton seguiva ogni consiglio e richiesta del coreografo, ed erano parte integrante delle sue creazioni, spesso chiedeva loro di fare delle ricerche autonome da condividere poi alle riunioni, si muovevano come “una famiglia”. Lester Horton, inoltre cominciò molteplici collaborazioni nel mondo del cinema, includendo anche i ballerini della sua compagnia, tra questi vediamo:

Nel 1942: Moonlight in Havana (Universal Pictures);
Nel 1943: Rhythm of the Islands, White Savage, Phantom of the Opera (Universal Pictures);
Nel 1944: The Climax (Universal Pictures);
Nel 1945: Salome, Where She Danced, That Night With You, Frisco Sal, Shady Lady (Universal Pictures);
Nel 1946: Tangier (Universal Pictures);
Nel 1948: Siren of Atlantis (United Artists Release);
Nel 1949: Bagdad (Universal-International);
Nel 1953: South Sea Woman (Warner Brothers) e 3-D Follies (R.K.O).

Le opere più famose di Horton, che ha chiamato “coreodramma”, sono Salome e The Beloved.

Salome, la cui danza di Erode portò alla decapitazione di Giovanni Battista, è stata coreografata in diverse versioni passando per Maurice Bèjart, Loïe Fuller, Flemming Flindt e così via, però Lester Horton rimase il piùossessionato da questa storia, tanto che rielaborò quest’opera per anni. Iniziò all’età di 28 anni, fino alla sua morte, ed è interessante vedere come la storia prende e cambia forma nel corso degli anni, diventando uno spunto principale della danza d’oggi.

The Beloved invece, è una coreografia basata su una storia vera di un marito che calpestò a morte sua moglie con in mano una Bibbia, tanta la rabbia da un atto di infedeltà. Horton attraverso questa coreografia (e gli altri lavori), dimostra Il suo interesse per la danza etnica, la cultura, e la storia dell’umanità.

Infine, a Lester Horton e alla sua tecnica venne dedicato un libro: “The Dance Technique of Lester Horton“, scritto da Ana Marie Forsythe, Cheryl Bell, and Marjorie B. Perces.

Tecnica Horton: Esercizi

Parliamo ora della Lester Horton Technique, o più comunemente conosciuta come Tecnica Horton.

Alla base di questa tecnica, facendo parte delle metodologie più tipiche e studiate della danza contemporanea, ritroviamo come concetti chiave la forza, l’allungamento e il rafforzamento del corpo umano, per questo fece molti studi anatomici, per utilizzarlo come strumento d’espressione.

Lester Horton creò una tecnica in grado di utilizzare il corpo nella sua totalità, infatti ogni muscolo è allungato o in grado di isolarsi. Ci sono esercizi per le dita, i polsi e le spalle, per la testa e per gli occhi in particolare, per il busto e per le braccia, perché come una macchina ha bisogno che tutti gli ingranaggi funzionino per camminare su strada, anche il corpo funziona così. Questo concetto di isolamento lo ritroviamo anche in altri casi, all’interno della danza contemporanea –> clicca qui, per approfondire <–

I movimenti della tecnica Horton sono dinamici e allo stesso tempo drammatici, sviluppando nel corpo del danzatore sia forza che flessibilità, puntando molto sull’allungamento di tutto il corpo e in particolare nei tendini dei polpacci e nella colonna vertebrale. Questo concetto, fondato dapprima da Martha Graham, è più volte ripreso da molti pionieri della danza, e ritrova molto spazio anche oggi nel Metodo Release. Per quanto riguarda la dinamica, Horton sviluppò una tecnica in grado di muoversi utilizzando tutti i livelli spaziali (standing quadrupedon the floor), soprattutto sfidando il corpo ad arrivare all’estremità del movimento, diventando così pieno e vero. Così nei movimenti lenti, si leggeva proprio quel vero senso di “rallenty” e nei movimenti veloci, i danzatori eseguivano movimento rapidi che richiedevano un grande dispendio energetico, allungando costantemente le braccia e ogni parte del corpo. La meraviglia della Tecnica Horton è che ti porta ad esplorare ogni parte del tuo corpo, è un’esplorazione dei limiti estremi di esso e della sua anatomia.

Per Horton è molto importante la prima fase della lezione, chiamata “Warm-up”, ecco una lista degli esercizi tipici di un Warm-up Horton:

  • Roll Down e Roll Up, concentrazione sulla colonna vertebrale;
  • Flat Back Series, nei diversi livelli di difficoltà e generalmente eseguito solitamente in II parallela e prevede un’inclinazione del busto in avanti in una posizione a “tavolino” formando un angolo di 90 gradi all’altezza dei fianchi.;
  • Bounces e Primitive Squat, concentrato a riscaldare i tendini di Achille;
  • Lateral, inclinando il corpo lateralmente si lavora sia la forza (in questo caso di tenuta addominale per non creare compensi alla schiena), e l’allungamento;
  • Egyptian Walk, esercizi per la coordinazione, dissociazione e quindi d’isolamento del corpo;
  • Deep Forward Lunge Stretches, esercizi per allungare l’articolazione dell’anca e gli adduttori;
  • Coccyx Balance, sequenze di esercizi al pavimento per rinforzare gli addominali, proseguendo con altri esercizi di rinforzo e stretching.

Scegli la tecnica che più ti piace: Danza Contemporanea

La danza contemporanea porta con sé un insieme di metodologie e tecniche.

Ciò che rende un danzatore di danza contemporanea speciale, è la capacità di mettersi in gioco, perché la storia individuale di ogni ballerino e quindi di ogni essere umano, con i propri intrecci, traumi, passioni e delusioni, che lo rendono unico ed irripetibile (proprio nel concetto di qui e ora). Va sottolineato che nonostante ci sia più libertà d’espressione e movimento, un danzatore contemporaneo è a pari merito ad un danzatore classico, poiché come tale si dedica allo studio della tecnica (compresa quella classica ovviamente, essendo la basi di tutto), cercando però di dare valore anche al percorso interiore.

Per questo è importante rivolgersi ad insegnanti esperti della danza contemporanea, che ti aiuteranno a crescere sia come danzatore che come umano, studiando la tecnica e trovando momenti di completa libertà artistica, grazie alla guida di un tutor che ti aiuterà tutto il tempo. Inizia oggi, inizia da te!

Lester Horton Dance Videos

The Beloved – Lester Horton Coreography
Lester Horton Technique – Warm up Video

Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Ecco una lista dei fondatori della danza contemporanea, dai primi ai successori nei diversi stili, metodi e concetti:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

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