Virgilio Sieni: Biografia, Danza e Coreografie, Video

Virgilio Sieni, coreografo italiano della danza contemporanea, riconosciuto nel panorama della danza internazionale. Scopri la sua Biografia, la Compagnia Virgilio Sieni e la sua Danza basata sull’importanza della natura e del gesto. Analisi delle Coreografie e Video.

Sommario:

  1. Virgilio Sieni Biografia e Compagnia
  2. Sonate Bach di Virgilio Sieni
  3. La natura delle cose – Danza cieca – Paradiso: Coreografie
  4. Migliora il tuo stile di Danza Contemporanea
  5. Virgilio Sieni Video
  6. Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Virgilio Sieni Biografia e Compagnia

Virgilio Sieni (photo credit: informadanza.com*)

Virgilio Sieni nacque nel 1958 a Firenze, ed è considerato uno dei pionieri della danza contemporanea sul fronte italiano.

Con alle spalle gli studi di architettura, si dedicò parallelamente alla scoperta della danza, e così affascinato da questo mondo approfondì i suoi studi dapprima di danza classica con la maestra Antonietta Daviso e danza moderna con Traut Faggioni. Dal 1978 al 1983, Sieni collaborò con la compagnia internazionale Group-o di Katie Duck, e iniziò a studiare alla School for new dance development di Amsterdam, inoltre nello stesso anno apprese le tecniche dello Shintaido, che basa il movimento unendo le discipline di arti marziali, danza e l’utilizzo della voce. Infine, muovendosi a New York, studiò insieme al grande maestro Merce Cunningham. Nel 1983, dopo aver completato i suoi anni di studio, girando per il mondo e scoprendo le varie tecniche di improvvisazione della danza contemporanea, diventò uno dei fondatori della compagnia Parco Butterfly.

In seguito, nel 1992, fondò la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della danza contemporanea italiana ed internazionale. I primi spettacoli messi in scena dalla compagnia sono incentrati sulla tragedia greca, come l’Orestea di Eschilo, ispirati al mito, dedicandosi poi ad un repertorio fiabesco tra cui il must Studi su Cappuccetto Rosso. Dagli anni duemila invece, il coreografo Virgilio Sieni iniziò a lavorare su tematiche più concrete e contemporanee.

A partire dal 2003, si stabilisce a Cango (Firenze), un luogo da Virgilio Sieni creato per la ricerca della danza, con possibilità di residenze artistiche che predispone di tre spazi per la danza. Nel 2007 invece, data la sua ricerca sulla complessità del gesto come mezzo di comunicazione, creò un proprio linguaggio partendo dal concetto di trasmissione e tattilità, decise di insegnare questa sua tecnica non solo a danzatori professionisti. Infatti fondò l’Accademia sull’arte del gesto incentrata sulla sperimentazione del movimento e aperto a persone di qualsiasi età e formazione, anche non danzatori appunto. All’interno di questo filone artistico, ritroviamo la coreografia Osso di Virgilio Sieni, danzato da lui stesso e dal padre Fosco Sieni, in quest’opera è particolare come due generazioni messe a specchio, diventando l’uno il riflesso dell’altro.

Virgilio Sieni diventò direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo e sull’idea di polis e democrazia, concependo la città attraverso la sua metafisica. Invece nel 2018 fonda La Scuola sul Gesto e il Paesaggio, un contesto di formazione per approfondire la relazione tra corpo e territorio: dalla natura al gesto e viceversa, dalla memoria del movimento alla creazione di nuove geografie urbane. Virgilio Sieni cerca di mettersi in relazione con il pubblico attraverso la sua danza, ed è per questo che spesso crea spettacoli in luoghi non convenzionali come musei o boschi.

Virgilio Sieni è risultato vincitore, per ben tre volte, nel 2000, 2003 e nel 2011, del Premio Ubu, considerato il riconoscimento più importante di teatro in Italia.

Sonate Bach di Virgilio Sieni

Sonate Bach di Virgilio Sieni, dal sottotitolo “Di fronte al dolore degli altri“, ricorda un testo di Susan Sontag, una scrittrice americana che analizza gli effetti della guerra, degli scontri armati e altre tragedia.

Virgilio Sieni invece, con questo sottotitolo avverte lo spettatore che davanti ai propri occhi avrà scene di dolore, per la precisione Sonate Bach è composto da 11 coreografie. Ogni coreografia rappresenta le undici catastrofi successe nel mondo in quegli anni (dal 1994 al 2007), tra cui gli scontri a Sarajevo, a Kigali in Rwanda, a Srebrenica, a Tel Aviv, a Jenin, a Baghdad, ad Istanbul, a Beslan, a Gaza, ad Andijan e a Kabul. Virgilio Sieni prese spunto da opere, documenti fotografici, tratti scritti, quadri di famosi pittori e sculture, per dare alla danza il vero significato di dolore, pietà, angoscia e così via. Undici date emblematiche raccolte intorno agli 11 brani che compongono le 3 Sonate di J.S.Bach.

La danza di Virgilio Sieni all’interno di Sonate Bach, vede corpi che si diluiscono nello spazio utilizzando dinamica, e prendendo le varie figure, i danzatori assumono un movimento drammatico, lirico e stremato da tanto dolore. All’interno della coreografia vediamo movimenti ripetuti, a volte esasperati da piegamenti e corpi a testa in giù, braccia e gambe larghe all’estremo (quasi ad indicare la ricerca di un soccorso) e corpi che si toccano, rotolano. Una piccola curiosità è che all’inizio della Sonata n°2, apre la scena un “girotondo” cerimonioso, molto simile all’incipit di The Moor’s Pavane del maestro José Limòn.
La danza in quest’opera, afferma lo sforzo di evocare da queste macerie, l’esistenza di una bellezza impossibile e paradossale, da rifinire con lo strumento più amato di Virgilio Sieni: il gesto. L’attenzione torna quindi alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità.

La natura delle cose – Danza cieca – Paradiso: Coreografie

Virgilio Sieni ha creato molteplici coreografie, per la Compagnia Virgilio Sieni e all’interno di residenze e progetti, tra queste:

La natura delle cose di Virgilio Sieni

La natura delle cose di Virgilio Sieni, si basa sul poema filosofico-enciclopedico di Lucrezio, De rerum natura. La creazione della coreografia è partita quindi dal testo originale di Lucrezio, tradotto con l’aiuto di Giorgio Agamben. I danzatori presenti in scena sono cinque, composti da un compatto quartetto di uomini e da una danzatrice, considerata come la Dea-Venere dell’atto generativo evocata da Lucrezio all’inizio del suo poema. Mentre la scelta di Virgilio Sieni di dedicarsi al De Rerum Natura, nasce dall’urgenza di rivolgersi alla natura delle cose, fonte primordiale delle sue ricerche, la connessione tra natura e gesto, ponendo la danza come spunto di riflessione, soprattutto per lo spettatore.

Danza Cieca di Virgilio Sieni

Alla base della ricerca di danza di Virgilio Sieni, c’è la tattilità. Proprio in Danza Cieca, un duetto eseguito da Virgilio Sieni e il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, che si cimentano in una danza tattile, accompagnata dalla musica dal vivo di Spartaco Cortesi. I due corpi si fondano e si allontanano, si cercano, giocano negli spazi, si avvalgono di gesti naturali, ponendo attenzione ai dettagli. Secondo Virgilio Sieni, Danza Cieca si fonda tra il tocco dei due danzatori e l’aura energetica che si forma intorno ai corpi, e afferma che è proprio quell’aura che rappresenta l’essenza della persona, la sua autenticità.

Paradiso di Virgilio Sieni

La coreografia Paradiso di Virgilio Sieni è stata creata per celebrare Dante nel settimo centenario dalla sua morte. Il Paradiso, tra tutt’e tre i Cantici della Divina Commedia, è quella dove Dante sperimenta la sua più alta espressione poetica ed esprime la finitezza dell’uomo rispetto a Dio. Virgilio Sieni in Paradiso, non decise di dare una versione coreografata dei testi originali Danteschi, bensì presenta una gestualità proiettata verso l’intenzione dell’azione. Ecco perché i movimenti dei danzatori sono lenti e fluidi, ma soprattutto naturali, dando importanza al gesto, in questa danza molto primordiale. La scena è contornata da vegetazione, e i ballerini si fondono con la natura, riempiono lo spazio interagendo con le piante, spostandole e sollevandole, per rappresentare l’idea di Virgilio che il Paradiso non è nient’altro che un Giardino dell’Eden cupo e lussureggiante.

Migliora il tuo stile di Danza Contemporanea

L’obiettivo principale della danza contemporanea è trovare l’essenza del movimento, controllare che il movimento sia qualitativo e non quantitativo, poiché ciò che rimane scalfito nella mente di uno spettatore non è la quantità di salti o giri (per quanto siano fondamentali nello studio della tecnica), ma la qualità dell’esecuzione, l’attenzione rivolta ai piccoli dettagli che fanno la differenza. Proprio per questo i passi della danza contemporanea (rispetto alle posizione classiche), non sono codificati, perché attingono da tutte le tecniche studiate passate, tra cui il balletto classico, volgendo invece gli occhi al futuro, dando in ogni passo un tocco di originalità e unicità.

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Virgilio Sieni Video

La natura delle cose di Virgilio Sieni – Video
Virgilio Sieni coreografia Osso – Video
Tristi Tropici di Virgilio Sieni – Video

Quali sono i pionieri della danza contemporanea?

Ecco una lista dei fondatori della danza contemporanea, dai primi ai successori nei diversi stili, metodi e concetti:

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione.

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