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Le Posizioni delle Braccia nella Danza Classica e Contemporanea, Spiegazione e Video

Le Posizioni delle Braccia rappresentano un elemento fondamentale nella Danza Classica e Contemporanea. Scopri qual’è la spiegazione delle posizioni, il metodo Vanagova ed il Video Tutorial. Scopri qual’è lo stile di danza perfetto per te, Contattaci!

Sommario:

  1. Posizioni delle Braccia: Video Tutorial
  2. Le Posizioni delle Braccia: Spiegazione
  3. Metodo Vaganova nella danza Classica
  4. Qual’è il tuo stile perfetto?
  5. Il movimento delle braccia nella danza Contemporanea

Posizioni delle Braccia: Video Tutorial

Di seguito ecco il Video Tutorial delle posizioni della braccia della danza classica (secondo il metodo Vaganova), e come queste siano un elemento fondamentale per tutte le tecniche di danza. Vediamo come le braccia di danza classica siano utili anche della danza contemporanea.

Guarda il video e ripeti questi esercizi:

Le Posizioni delle Braccia: Spiegazione

Con il termine posizioni, nella danza (e soprattutto nella danza classica) ci riferiamo all’insieme di passi, pose, posizioni codificati agli inizi del 600′ quando Luigi XIV di Francia, soprannominato “Re Sole”, fondò l’Académie Royale de Danse. Di seguito Pierre Beauchamp riprese le cinque posizioni classiche fondamentali già stabilite in precedenza dai maestri di ballo del ‘400 e del ‘500, imponendo però la regola di assumerle rigorosamente ad inizio e fine frase di ogni movimento.

Beauchamp, così facendo, codificò in maniera dettagliata l’esecuzione dei principali passi della danza classica definendone anche la terminologia che ogni ballerino/ballerina deve conoscere. Ed è proprio per questi motivi storici che ancora oggi, i nomi dei passi della danza classica accademica sono in lingua originale francese.

Posizioni delle braccia nella danza classica (photo credit: Pinterest*)

Vediamo ora, una lista delle posizioni delle braccia fondamentali, codificati dalla danza classica ed utilizzate nella danza contemporanea, ed in tutti gli altri stili di danza. Ecco la lista e la spiegazione delle posizioni delle braccia:

Prima posizione, le braccia assumono una forma circolare e vengono tenute davanti al corpo, con le mani a poca distanza una dall’altra, all’altezza delle ultime costole;
Seconda posizione, le braccia sono allungate verso l’esterno mantenendo l’altezza della prima posizione. A differenza di quanto si crede, le braccia non vanno né alzate né aperte eccessivamente. Infatti il gomito va leggermente “arrotondato” e tenuto più basso delle spalle, come a creare una linea discendente spalla-gomito-polso. Inoltre le braccia non devono essere allineate lateralmente al corpo, ma tenute leggermente più avanti per mantenere un maggiore controllo dell’assetto del busto e delle braccia stesse (NOTA: la posizione più complicata da mantenere);
Terza posizione, un braccio è in prima posizione, l’altro invece è in seconda posizione;
Quarta posizione, un braccio è “arrotondato” sopra la testa in quinta posizione, mentre l’altro braccio è allungato verso uno dei due lati del corpo in seconda posizione oppure in alcuni casi avanti in prima posizione;
Quinta posizione, entrambe le braccia sono arrotondate ma allungate verso l’alto.

Metodo Vaganova nella danza Classica

Agrippina Jakovlevna Vaganova (photo credit: wikipedia.org*)

Il metodo Vaganova è una tecnica di insegnamento della danza classica elaborata da Agrippina Jakovlevna Vaganova a partire dal 1917, fino agli anni cinquanta a Leningrado (Unione Sovietica). Ha sviluppato questo metodo, presso l’Accademia del Teatro Kirov, che prese poi da lei il nome diventando l’Accademia Vaganova.

Oltre ad Agrippina Vaganova ci furono altri maestri che crearono la propria tecnica classica, modificando elementi e posizioni già codificate. Tra questi ricordiamo il Metodo russo Vaganova, il Metodo inglese RAD, il Metodo italiano Cecchetti, il Metodo danese Burnonville ed infine il Metodo americano Balanchine.

Il metodo Vaganova deriva dalla tecnica della vecchia Scuola Imperiale di Balletto, sotto la guida del grande maître de ballet Marius Petipa, da cui perfezionò un nuovo metodo di insegnamento. Analizzando nel dettaglio gli elementi tradizionali del balletto classico, Vaganova elaborò un sistema di esercizi caratterizzato da una diversificazione della difficoltà, dividendo in modo progressivo lo studio in otto anni, in modo da prevenire rischi e infortuni agli allievi. Il metodo Vaganova è caratterizzato da un lavoro armonioso di pose e movimenti, porgendo l’attenzione ai piccoli particolari tecnici e all’espressività, così da creare un danzatore consapevole e dedito all’autocontrollo del corpo.

Dal punto di vista pratico, vediamo come Agrippina Jakovlevna Vaganova ha classificato le posizioni delle braccia. Noteremo che a differenza del primo caso (con 5 posizioni delle braccia), ne troviamo tre, in più la posizione di preparazione. Vediamo nel dettaglio:

  • Posizione preparatoria (o di preparazione): le braccia formano un ovale e sono basse avanti al corpo, senza toccare le gambe. I gomiti sono leggermente piegati, le mani e le dita sono chiuse e arrotondate (ricordiamo che il pollice si avvicina al dito medio, senza toccarlo), le spalle invece sono abbassate;
  • Prima posizione: le braccia si spostano dalla posizione di preparazione alla prima posizione, mantenendo la forma delle braccia ovale. Si spostano posizionandosi davanti al diaframma, le spalle sono abbassate, gli addominali sono controllati (così da non aprire la gabbia toracica), e le mani chiuse. La prima posizione è un alleato di molti movimenti, tra esercizi in tour o pirouette e gli equilibri;
  • Seconda posizione: dalla prima posizione le braccia si aprono lateralmente. sono aperte di lato all’altezza delle spalle (o leggermente sotto). Le braccia sono leggermente sotto le spalle, quest’ultime sempre abbassate, i gomiti rotondi e le mani chiuse. Le mani devono essere visibili con la coda dell’occhio;
  • Terza posizione: le braccia sono rotonde come in prima posizione, e si trovano sopra la testa. Spalle basse, gomiti rotondi, addome controllato e le mani chiuse, posizionate non sopra la testa, ne tantomeno dietro, bensì leggermente più avanti, così da vederle con gli occhi.

Per vedere il Video Tutorial delle posizioni delle braccia secondo il metodo Vaganova –> clicca qui.

Vaganova scrisse un suo libro, dal nome: “I principi fondamentali della danza classica“, pubblicato a San Pietroburgo nel 1934. È considerato uno dei libri più importanti della storia della danza, contenente le istruzioni per la tecnica del balletto.

Qual’è il tuo stile perfetto?

Se è la prima volta che ti affacci al mondo della danza, sicuramente ti troverai davanti ad una scelta. Cosa preferisti? Una danza che ti insegni passi e tecnica senza coinvolgimenti emotivi o una danza che ti insegni a vivere senza ossessioni e paure? La danza contemporanea, è completa di tecnica ed espressione e con essa potrai sentirti unica/o e speciale, comincerai a credere in te stesso/a nelle tue potenzialità migliorando i tuoi “punti deboli”, non avrai giudizio durante la tua ricerca introspettiva e imparerai che gli impulsi che ti arrivano dal cuore e dal cervello, possono diventare una cosa sola.

–> Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

Il movimento delle braccia nella danza Contemporanea

Posizioni delle braccia nella danza contemporanea (photo credit: unsplash*)

Quando parliamo di danza contemporanea, parliamo di un insieme di metodologie (o tecniche) di studio non codificate, e la bellezza di questa disciplina è proprio nel poter aggiungere e trovare, attraverso la consapevolezza del proprio io, nuovi canali di espressione e movimento, tra cui anche nuovi passi e posizioni. È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

Ecco perché è difficile classificare con dei nomi le posizioni e i passi della danza contemporanea, soprattutto se, a differenza della danza classica non si nutre solo di “passi”, ma anche di tutto ciò che non si vede, che è l’elemento principale per essere un danzatore unico e autentico. La Contemporary Dance, è un’arte in continua evoluzione e basandosi su tecniche e metodologie differenti –> per approfondimenti clicca qui <–, si avvale anche di insegnanti e danzatori differenti, in grado di fare propri i concetti della danza.

Proprio per questo motivo non esistono dei nomi codificati alle posizioni delle braccia, anche se queste prendono forma dalla danza classica. Come mostrato nel video, nella danza contemporanea le braccia rappresentano uno degli elementi fondamentali affinché il movimento diventi limpido, armonioso e funzionale (per il resto del corpo), infatti così come la prima posizione è importante nelle pirouette della danza classica, le braccia nella danza contemporanea rappresentano l’80% del movimento.

Lasciati trasportare dalla musica o dal vento, e senti le tue braccia come ali di una farfalla e libera il tuo movimento. Segui la tecnica delle posizioni delle braccia inizialmente, ma poi lasciale ad esplorare l’aria circostante, il tocco con il pavimento o con un partner. Divertiti!

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

Posizioni e Passi: Differenze, Elenco, Danza Classica, Contemporanea e gli altri Stili di Danza

Ecco un articolo che tratta di Posizioni e Passi, della Danza Classica, Contemporanea e tutti gli altri Stili di Danza. Scopri la Differenza, i Nomi dei passi, posizioni e concetti. Per te un Elenco ed una Guida dei passi più comuni della danza classica e contemporanea. Se sei un insegnante o un danzatore, contattaci!

Sommario:

  1. Qual è la differenza tra posizioni e passi?
  2. Nomi dei Passi di Danza Contemporanea
  3. Elenco delle Posizioni della Danza Classica
  4. Sei un Insegnante o un Danzatore? Contattaci
  5. Il Glossario della Danza

Qual è la differenza tra posizioni e passi?

Parliamo di Posizioni e Passi della danza, perché nella danza (quindi non solo contemporanea, ma anche classica, moderna, hip hop, medievale, sportiva ecc) esistono movimenti, posizioni e passi codificati in grado di riconoscere lo stile di appartenenza.

Analizzando la parola posizione troviamo come definizione: “Lo stato che assume il corpo in seguito all’atteggiamento delle membra o di alcune di esse: p. eretta, supina; p. comoda, scomoda, rilassata, ecc.; in ginnastica, la figura che il corpo dell’atleta assume rispetto agli attrezzi (p. frontale, laterale, dorsale) o anche in rapporto ad altre parti del proprio corpo (p. in ginocchio, di decubito, ecc.)”

Mentre, analizzando la parola passi: “Ciascuno dei movimenti ritmici e alterni degli arti, mediante i quali, nella deambulazione, si effettua lo spostamento del corpo, sia nell’uomo che negli animali: camminare a p. lenti, veloci, rapidi, affrettati.”

In entrambi i casi la definizione non corrisponde pienamente ai parametri che interessano la danza, però è giusto pensare nel caso della “posizione” come un atteggiamento del corpo o di una parte o più parti, quello che però c’è da aggiungere è che nella danza, soprattutto nel balletto classico, le posizioni rappresentano la “posa“, ovvero il disegno di un movimento stazionario, di transizione verso un altro movimento o posizione ed infine come conclusione. Mentre la definizione “passi”, come spiegato da un dizionario, è si la rappresentazione di una camminata, di uno spostamento del corpo, ma nella danza raffigura maggiormente l’insieme di tutte le posizioni che vengono tramutati in passi che possono essere consecutivi, oppure bloccati e frazionati.

Perciò rispondendo alla domanda, qual è la differenza tra posizioni e passi? Possiamo dire che fanno parte della macchina danzante (di qualsiasi tipo) del corpo di un danzatore, il portavoce per eccellenza dell’insieme di passi e posizioni.

Nomi dei Passi di Danza Contemporanea

Danza Contemporanea (photo credit: unsplash*)

Quali sono i nomi dei passi della danza contemporanea? Sciogliamo un grosso nodo dal pettine: nella danza contemporanea non esistono nomi precisi associati ai passi.

Mi spiego meglio… Quando parliamo di danza contemporanea, parliamo di un insieme di metodologie (o tecniche) di studio non codificate, e la bellezza di questa disciplina è proprio nel poter aggiungere e trovare, attraverso la consapevolezza del proprio io, nuovi canali di espressione e movimento, tra cui anche nuovi passi e posizioni. È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

Ecco perché è difficile classificare con dei nomi le posizioni e i passi della danza contemporanea, soprattutto se, a differenza della danza classica non si nutre solo di “passi”, ma anche di tutto ciò che non si vede, che è l’elemento principale per essere un danzatore unico e autentico. La Contemporary Dance, è un’arte in continua evoluzione e basandosi su tecniche e metodologie differenti –> per approfondimenti clicca qui <–, si avvale anche di insegnanti e danzatori differenti, in grado di fare propri i concetti della danza.

Ciò che possiamo distinguere con un nome, non è il semplice passo, ma il concetto fondamentale. Infatti, se pensiamo alle tecniche di danza contemporanea più “antiche”, riferendoci al tempo di creazione, poiché sono tutt’ora utilizzate nel mondo, come la tecnica Graham, Limòn e Cunningham pensiamo alla loro associazione con la spiralizzazione (Martha Graham), alla caduta e il recupero del peso (Limòn), al concetto di astrazione (Cunningham), e così via.

Se vuoi conoscere quali sono i passi e concetti più comuni della danza contemporanea, ti lascio una guida.

Elenco delle Posizioni della Danza Classica

Con il termine posizioni, come spiegato in precedenza, nella danza (e soprattutto nella danza classica) ci riferiamo all’insieme di passi, pose, posizioni codificati agli inizi del 600′ quando Luigi XIV di Francia, soprannominato “Re Sole”, fondò l’Académie Royale de Danse. Di seguito Pierre Beauchamp riprese le cinque posizioni classiche fondamentali già stabilite in precedenza dai maestri di ballo del ‘400 e del ‘500, imponendo però la regola di assumerle rigorosamente ad inizio e fine frase di ogni movimento.

Beauchamp, così facendo, codificò in maniera dettagliata l’esecuzione dei principali passi della danza classica definendone anche la terminologia che ogni ballerino/ballerina deve conoscere. Ed è proprio per questi motivi storici che ancora oggi, i nomi dei passi della danza classica accademica sono in lingua originale francese.

Posizioni delle braccia e dei piedi (photo credit: Pinterest e it.nextews.com*)

Vediamo ora, una lista delle posizioni dei piedi e delle braccia fondamentali, codificati dalla danza classica ed utilizzate nella danza contemporanea, ed in tutti gli altri stili di danza. Vediamo ora le posizioni dei piedi:

  1. Posizione parallela per la danza contemporanea, o sesta posizione per la danza classica. Per approfondire guarda il video;
  2. Prima posizione, i piedi sono ruotati in en dehors allineati fra loro con le punte rivolte verso l’esterno, con le gambe tese e i talloni uniti;
  3. Seconda posizione, come nella prima posizione le punta dei piedi sono ruotate lateralmente in en dehors, ma in questa posizione sono distanziati fra loro da uno spazio equivalente alla lunghezza di un piede. Nella danza contemporanea esiste la seconda posizione parallela che equivale alla prima ma distanziando i piedi in en dedans;
  4. Terza posizione, i piedi mantengono la rotazione delle posizioni precedenti, e si posizionano in modo da far toccare i talloni fra di loro, uno di fronte all’altro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede che sta davanti;
  5. Quarta posizione, è un approfondimento dell’incrocio fra le gambe della terza posizione, infatti i piedi si posizionano uno di fronte all’altro, con il tallone del piede avanti in linea con la punta di quello dietro. La posizione si dirà destra o sinistra a seconda del piede avanti. Questa posizione è utilizzata molto spesso sia nella danza classica che contemporanea, e ancor di più anche in en dedans;
  6. Quinta posizione, come la quarta posizione, ma tenendo i piedi uniti cioè senza distanza tra loro. In questa posizione serve molto controllo sia dell’en dehors che dell’appoggio dei piedi.

Cos’è l’en dehors e cos’è l’en dedans? Clicca qui.

Elenco delle posizioni della braccia:

  1. Prima posizione, le braccia assumono una forma circolare e vengono tenute davanti al corpo, con le mani a poca distanza una dall’altra, all’altezza delle ultime costole;
  2. Seconda posizione, le braccia sono allungate verso l’esterno mantenendo l’altezza della prima posizione. A differenza di quanto si crede, le braccia non vanno né alzate né aperte eccessivamente. Infatti il gomito va leggermente “arrotondato” e tenuto più basso delle spalle, come a creare una linea discendente spalla-gomito-polso. Inoltre le braccia non devono essere allineate lateralmente al corpo, ma tenute leggermente più avanti per mantenere un maggiore controllo dell’assetto del busto e delle braccia stesse (NOTA: la posizione più complicata da mantenere);
  3. Terza posizione, un braccio è in prima posizione, l’altro invece è in seconda posizione;
  4. Quarta posizione, un braccio è “arrotondato” sopra la testa in quinta posizione, mentre l’altro braccio è allungato verso uno dei due lati del corpo in seconda posizione oppure in alcuni casi avanti in prima posizione;
  5. Quinta posizione, entrambe le braccia sono arrotondate ma allungate verso l’alto.

Sei un Insegnante o un Danzatore? Contattaci

Se sei un insegnante e vuoi dirci la tua riguardo i passi della danza, o sei interessato alla danza contemporanea e vuoi migliorare il tuo stile scoprendo tutte le posizioni base fino ad arrivare a passi più difficili, puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!).

Il Glossario della Danza

Se per la danza contemporanea abbiamo suddiviso le posizioni e passi maggiormente in concetti –> Passi della danza contemporanea. <– Per la danza classica invece esiste un vero e proprio glossario. Ricordiamo che ogni posizione e passo è stato codificato dal balletto classico, ma poi eseguito in ogni stile di danza, poiché la danza classica è la madre di tutte le arti, e la danza contemporanea, neoclassica, moderna ecc hanno proseguito con l’esplorazione di questi passi trasformandoli in qualcosa di fresco, originale e nuovo.

Posizioni della Danza Classica, Arabesque (photo credit: unsplash*)

Di seguito il Glossario delle posizioni più comuni della danza classica (e di conseguenza della danza contemporanea e in generale):

  • Arabesque, il corpo si sostiene su una sola gamba, mentre l’altra è allungata e tesa all’indietro a formare un angolo di 90° con l’asse verticale;
  • Attitude, il corpo si sostiene su una sola gamba, mentre l’altra è sollevata all’indietro (evoluzione dell’arabesque) e con il ginocchio piegato e ruotato verso l’esterno. La gamba è parallela al pavimento, e può eseguita en avant (avanti), en arrière (dietro);
  • Balance e Unbalance, termine che indica l’equilibrio o disequilibrio, molto più comune nei concetti esplorati dai pionieri della danza contemporanea;
  • Cambré, indica l’estensione del busto all’indietro o in curva avanti, oppure lateralmente. Questa posizione è la dimostrazione di come la danza classica ha influenzato la danza contemporanea, poiché fu uno degli elementi esplorati da Martha Graham, cambiando il nome di cambré in curva, e concentrandosi sul concetto di contraction and release;
  • Deep Contraction e Deep Floor, termini utilizzati maggiormente dalla danza contemporanea, in quanto rappresentano rispettivamente la contrazione profonda dei muscoli, e dalla serie di esercizi svolti al pavimento (floor), al fine di perfezionare zona pelvica e non solo;
  • Entrechat, passo che indica un salto con incrocio delle gambe e quinta posizione en avant e en arrièr;
  • Fall and recovery, elemento di studio della Tecnica Limòn, poiché sosteneva che il movimento si divideva in caduta e ripresa e del peso;
  • Grand battement, Grand développé e Grand jeté, peso sulla gamba di terra e nel primo caso l’altra gamba si solleva dal pavimento con ginocchio teso in avanti, dietro e di lato (più comunemente detto alla seconda). Il développé rappresenta il movimento di una gamba che piegandosi, passa con la punta del piede sulla gamba di terra fino ad arrivare al ginocchio, per poi stendersi in aria al massimo dell’altezza. Nel terzo caso, il grand jeté è uno dei grandi salti, rappresenta quasi una “spaccata” in aria, caratterizzata da una sospensione;
  • Lift, rappresenta il concetto di sollevare, in questo caso il sollevamento del partner;
  • Piccole batterie, espressione con la quale si indicano tutti i passi “battuti”, ovvero quando una gamba batte contro l’altra;
  • Pirouette, o comunemente chiamato giro, con rotazione completa del corpo su un piede solo, in punta o mezza punta. La pirouette può essere svolta in en dehors o en dedans;
  • Plié, ovvero piegamento e flessione delle ginocchia, è uno dei concetti base di tutte le danze. Può essere eseguito ad inizio lezione nelle varie posizioni dei piedi (viste precedentemente), e non solo, ma anche come punto di transizione per effettuare salti, cadute ecc;
  • Port de bras, rappresenta il portamento delle braccia;
  • Promenade, giro lento intorno all’asse del corpo, eseguito su un solo piede in una posizione precisa (esempio in arabesque o attitude);
  • Relevé, indica l’elevazione del corpo verso l’alto sulle mezze punte o punte. Come il plié è uno dei concetti fondamentali della danza;
  • Swing and Sway, termine della danza jazz-contemporanea, ed indica movimenti oscillati e ondulatori;
  • Tilt, inclinazione laterale del busto e bacino con sollevamento di una gamba;
  • Twist, rotazione della colonna vertebrale sull’asse verticale del corpo senza o con coinvolgimento del bacino.

Queste sono le posizioni più conosciute, e da alcuni punti di vista anche quelle più statiche, ecco perché per imparare l’arte della danza non bisogna solamente sapere a memoria i nomi dei passi, bensì bisogna viverli. Da queste posizioni nascono i passi, le varie sequenze combinate o scomposte, la danza prende forma quando si è in grado di rendere unico ed autentico ogni passaggio. Scopri come eseguire questi passi in armonia –> clicca qui.

*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

Passi Base della Danza Contemporanea: Quali sono e Come si fanno? Video Tutorial (Utilizzo del respiro e Isolamento del corpo)

Vuoi provare le posizioni e i passi base della Danza Contemporanea? Ecco come si fanno! Trovi la spiegazione dettagliata e i Video Tutorial per il giusto Utilizzo del Respiro e l’Isolamento del Corpo. Le lezioni sono completamente gratuite, con i consigli dei maestri qualificati di danza-contemporanea.it.

Sommario:

Utilizzo del respiro: Video Tutorial

Saper utilizzare il respiro in modo corretto è uno dei primi concetti che devi imparare per padroneggiare la tecnica contemporanea. Guarda il tutorial per capire come fare:

Utilizzo della respirazione – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Introduzione alla Respirazione: Apparato Respiratorio

Per comprendere a pieno la corretta esecuzione della respirazione, è opportuno fare un piccolo passo indietro e spiegare in maniera anatomica il funzionamento del nostro corpo. Partiamo appunto dalla struttura dell’apparato respiratorio presente nelle piante, negli animali e ovviamente negli esseri umani.

Apparato Respiratorio (photo credit: skuola.net*)

Vediamo nel dettaglio la struttura dell’apparato respiratorio, importante per la vita di ogni essere vivente che sia animale o vegetale, ma soprattutto per ogni essere umano. Ecco gli organi che compongono il sistema respiratorio che ci mantiene in vita:

  • Il naso esterno, punto iniziale del movimento circolare respiratorio;
  • La faringe, organo presente e attivo anche per l’apparato digerente;
  • La laringe che permette il passaggio dell’aria fungendo da intermediario tra la faringe e la trachea;
  • La trachea, trasferisce l’aria ai polmoni;
  • I bronchi e bronchioli che in completa continuità con la trachea, permettono all’aria inspirata di arrivare ad entrambi i polmoni dopo essere passata per la faringe, la laringe e la trachea stessa;
  • I polmoni, l’organo essenziale per la respirazione.

La funzione dellapparato respiratorio è quella di permettere l’ematosi, ovvero il fondamentale processo che consente di rifornire a tutti gli organi e i tessuti dell’organismo l’ossigeno mediante l’ossigenazione del sangue.

Fase di Inspirazione ed Espirazione (photocredi: topquadrifoglio,it*)

Dal punto di vista fisiologico, l’atto respiratorio si divide in due fasi: inspirazione ed espirazione.

  • La fase di inspirazione, o inalazione dell’aria, fa parte del ciclo respiratorio e rappresenta un processo vitale per la vita di un organismo. L’inspirazione consente all’ossigeno di entrare e arrivare ai polmoni. L’entrata dell’aria è automatica e non ha bisogno di controllo o sforzo cosciente, nonostante questa fase implichi l’uso della muscolatura interna involontaria, tra cui il diaframma, i muscoli intercostali esterni e scaleni, il muscolo sternocleidomastoideo e il muscolo trapezio. Tuttavia, la respirazione può essere controllata o interrotta consapevolmente entro certi limiti. Per esempio nella danza contemporanea molti esercizi richiedono la trattenuta dell’ispirazione prima dell’espirazione.
  • La fase dell’espirazione è la successiva all’inspirazione, durante la quale l’aria contenuta all’interno dei polmoni fuoriesce dagli stessi.

Dopo la fuoriuscita dell’aria i muscoli respiratori si “rilassano” (in particolare il diaframma). I vasi sanguigni polmonari si svuotano, poi nella parte media dove le costole si contraggono, la gabbia toracica si rimpicciolisce, ed infine nella parte alta le spalle si abbassano e tornano in sede.

La respirazione applicata alla danza, come si fa?

Adesso che abbiamo chiarito com’è diviso l’apparato respiratorio in maniera anatomica, e abbiamo visto le due fasi principali della respirazione (inspirazione ed espirazione), andiamo a spiegare nel dettaglio come si fa ad applicarla alla danza contemporanea.

Come si fa?

Perché la respirazione è importante nella danza contemporanea, oltre che a mantenere vivo un corpo? Di seguito la spiegazione.

Iniziamo parlando di Martha Graham, fonte d’ispirazione per l’introduzione della respirazione nella danza, nonché la prima in assoluto. Questo concetto, fondamentale per la vita, viene inserito nel movimento di Martha Graham e rielaborato come contraction and release con lo scopo di rendere ogni movimento fluido ed energico. 

L’azione di contraction e poi di release rappresentano rispettivamente, la prima come fase di espirazione, la seconda invece quella di inspirazione.

Martha Graham, pioniera della danza contemporanea ha dato vita all’azione fisiologica della respirazione non solo attraverso il movimento anatomico interno e circolatorio del fluire e defluire dell’aria, ma con tutto l’insieme del corpo. Creando così, un movimento armonico e “danzante”.

Fase di Contraction ideata da Martha Graham. (photo credit: humankinetics.com*)

Durante l’espirazione (contraction), la colonna vertebrale spingendo indietro coinvolge i muscoli dorsali e addominali, questi si contraggono a loro volta e la spina dorsale assume una curva concava allungandosi dal coccige alla nuca. Il bacino, in flessione in avanti assume la posizione di retroversione mentre le braccia conseguenti alle spalle in avanti completano l’arco.

Durante l’inspirazione (release), avviene il movimento dell’espirazione in reverse, il corpo quindi ritorna allo stato naturale. Il bacino, con l’aiuto della parete addominale, spingendo verso avanti avviene uno srotolamento della colonna vertebrale con un ultima la testa. Le braccia e le spalle riedono lungo i fianchi.

Come l’apparato respiratorio esegue un movimento circolatorio, con il corpo è possibile dar vita a questo, Martha Graham è stata la prima di una lunga serie. Da qui infatti, nascono molti esercizi che utilizzano la respirazione come punto d’inizio, procedendo poi in una continua ricerca ed esplorazione della circolarità del movimento, rendendo appunto il tutto più scorrevole e continuo.

Si pensi al movimento involontario che fanno i polmoni, come si può tramutare in movimento, in danza? E’ possibile, se vuoi scoprire come si fa contatta i nostri insegnanti, che sapranno darti una guida più dettagliata.

Approfondimento, sai come respirare bene?

Prova a mettere una mano sulla pancia e ad eseguire una respirazione involontaria, come spiegato in precedenza. Se durante l’inspirazione non senti che la pancia si gonfia, probabilmente hai una respirazione alterata. Non è una cosa preoccupante, ma stai svolgendo una respirazione dal torace, ovvero un azione non riconosciuta fisiologica.

Normalmente l’inspirazione inizia dal diaframma, “gonfiando” leggermente la pancia, mentre l’espirazione avviene passivamente ritornando allo stato di base. Se l’atto espiratorio è forzato, poiché magari richiesto durante un movimento specifico (es. durante il contraction di Martha Graham), in questo caso interverrebbe il muscolo traverso dell’addome.

La causa di una non corretta respirazione è legata soprattutto allo stile di vita di tutti i giorni, composto sicuramente da stress e ansie di ogni genere, e questo porta il nostro organismo a respirare prevalentemente con il torace non buttando l’aria fuori, quasi mai.

È proprio per questo che è importante prendersi del tempo per sé stessi, cercando di scaricare l’accumulo di stress che si forma nella testa (e nei polmoni!).

Guida pratica per una corretta respirazione

Vuoi ricominciare a respirare bene? Inizia concentrando la tua mente con pensieri positivi e poi prova a fare questo piccolo esercizio:

  1. Sdraiati supino, con le gambe piegate oppure distese, mantenendo il più possibile le gambe in posizione parallela e rilassati;
  2. Poi respirando in maniera naturale posiziona le mani sulla pancia, cercando di inspirare con il naso e gonfiando solamente la pancia, lasciando fermo quindi il torace; di seguito espira con la bocca aperta, sgonfiando così la pancia (come un palloncino);
  3. Se noti che la tua inspirazione non utilizza la pancia, stai facendo una respirazione prettamente diaframmatica, perciò prova a mettere una mano sul torace e una sulla pancia. L’utilizzo delle due mani serve per prendere coscienza del tuo movimento e capire realmente se stai lavorando con la pancia o se stai facendo intervenire le coste durante la respirazione.

Attenzione: L’aria deve uscire dalla bocca (espirazione) in maniera naturale, come se fosse un sospiro di sollievo. Non forzare la respirazione perché potresti andare incontro a iperventilazione ed avvertire giramenti di testa!

Questo piccolo esercizio è il primo passo verso il tuo benessere fisico e psicofisico.

Isolamento del Corpo: Video Tutorial

Isolamento del corpo – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Isolamento dei movimenti del corpo: di cosa si tratta?

Quando parliamo di isolamento del corpo, ci stiamo riferendo ad un tassello essenziale nello studio della danza contemporanea.

Se hai letto l’articolo sulle differenze della danza contemporanea con la danza moderna –> clicca qui per leggerlo <– avrai notato come in entrambe le discipline, l’isolamento dei movimenti del corpo ha la sua parte fondamentale, seppur studiata in maniera differente. Infatti nel caso della danza contemporanea, il frazionamento del corpo viene eseguito con fluidità , facendo scorrere ogni movimento l’uno dentro l’altro, senza percepire pause o fatica. Nella danza moderna si usa più frequentemente isolare i movimenti in maniera più scattosa e meccanica.

La tecnica dell’isolamento del corpo viene utilizzata durante le lezioni, sia in fase di riscaldamento, per ascoltare attentamente e risvegliare ogni parte del corpo, sia nelle fasi di esplorazione e di improvvisazione. Per eseguire questo esercizio si può utilizzare il pavimento, c.d. floor oppure in piedi.

Facendo una ricerca si può notare che non c’è un vero e proprio fondatore dell’isolamento del corpo come movimento, poiché ricordiamo che sì la danza contemporanea ha avuto dei pionieri che hanno introdotto questa disciplina contrapponendosi al balletto classico, ma allo stesso tempo è un continuo attingere da diversi stili di danza come il breakdance, l’hip hop, la moderna e la classica, e non solo danza come nello yoga, arti marziali ecc.

Alcune teorie presuppongono che sia stato il grande maestro e coreografo George Balanchine ad introdurre questo movimento, e come la danza contemporanea ricerca continuamente l’essenzialità del movimento, anche il maestro ha saputo come valorizzare ogni parte del corpo, capiamo il perchè.

Il metodo Balanchine e la valorizzazione del corpo

George Balanchine (photo credit: dancehallnews.it*)

George Balanchine, è stato un coreografo e danzatore russo di etnia georgiana, poi statunitense. Viene riconosciuto fra i più grandi del ventesimo secolo ed uno dei fondatori della tecnica del balletto classico negli Stati Uniti. Da qui il metodo Balanchine utilizzato non per formare giovani allievi ma per perfezionare danzatori professionisti o di livello avanzato. La sua tecnica veniva studiata all’interno della sua compagnia fondata insieme a Lincoln Kirstein. La sua produzione è immensa e conta più di 425 lavori per il balletto, il musical, il cinema e persino il circo.

Il suo lavoro è la fusione tra il balletto classico e la danza moderno, nonché chiamata neoclassica.

Il balletto neoclassico nasce alle soglie del Novecento negli Stati Uniti d’America, proprio grazie al maestro George Balanchine. Il suo intento era quello di portare avanti una continua esplorazione dello stile classico, sviluppando una tecnica che fosse in perfetta armonia con la danza accademica, unendo altri concetti indispensabili per un danzatore. Tra questi ampliare i confini di un movimento canonico e preimpostato, come la valorizzazione di ogni parte del corpo o la rilevanza della dinamica sulla staticità delle pose. Il maestro Balanchine ricordava di frequente ai suoi ballerini di non recitare ma di ascoltare il ritmo musicale e interno, eseguendo i passi e diventando così un unico movimento assieme alla musica. Da qui il concetto di danza pura, in linea con il pensiero dell’essenzialità e semplicità della danza contemporanea.

“La danza non è che il corpo al suo massimo.”

Da questa citazione del maestro Balanchine, possiamo notare l’affinità con il pensiero della danza contemporanea e soprattutto con il concetto di valorizzazione di ogni parte del corpo. Ecco perché si collega all’isolamento del movimento, poiché ciò che sosteneva il coreografo Balanchine è che il corpo doveva muoversi continuamente cercando di valorizzarne ogni parte, anche quella che si dà per scontato, purché il corpo arrivi sempre al massimo del movimento e dell’espressione.

Ad esempio un gomito, i polsi, oppure le dita della mano articolando ogni movimento. La vivacità dello sguardo e la morbidezza del collo e della testa, una particolare attenzione ad ogni movenza del piede, specie nei movimenti di partenza e di arrivo, ma soprattutto in quelli di passaggio, spesso trascurati. Grazie a questa tecnica dell’isolamento, si prende più consapevolezza del valore che ha il nostro corpo, in ogni singolo segmento, unendo la respirazione poi, si è in grado di arrivare alla massima espansione del movimento.

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Se sei interessato alla danza contemporanea e vuoi migliorare il tuo stile scoprendo tutte le posizioni base fino ad arrivare a passi più difficili, puoi farlo grazie ai nostri insegnanti qualificati di danza-contemporanea.it. Che aspetti? Contattaci per ricevere tutte le informazioni e tutte le novità sulle lezioni online, lezioni in presenza e sulle modalità di partecipazione (senza impegno!):

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*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione

I Passi della Danza Contemporanea: Lista di Posizioni e Movimenti, 3 Livelli, i Nomi ed Esercizi utili

Qui potrai trovare una lista di posizioni e passi comuni alla danza contemporanea, più precisamente della tecnica Release, Floorwork e Contact improvisation, partendo dai Passi base, a quelli Intermedi fino ad arrivare agli Avanzati. Scopri anche tu il glossario dello stile contemporaneo!

Sommario:

I Passi Base della Danza Contemporanea

Posizioni base della Danza Contemporanea

Come in ogni cosa, che sia in un rapporto relazionale o nella costruzione di un palazzo, anche nella danza contemporanea si inizia sempre dalle basi per permettere al corpo di strutturarsi e formarsi in maniera corretta.

Ecco una lista di Passi base che potrai fare con l’aiuto dei tutorial, che i nostri insegnanti ti forniranno:

Livello Intermedio della Danza Contemporanea, tecnica Floorwork

Danza Contemporanea – Passi della Tecnica Floorwork

Come avrai già letto nella storia della danza contemporanea, questa è in continua trasformazione e così anche i passi che la caratterizzano, quindi salendo di grado e livello di corso, un passo base può diventare più difficile evolvendosi gradualmente.

La tecnica del Floorwork è una disciplina molto difficile soprattutto da fare da soli, ma con l’aiuto di una guida specializzata e professionale sarai in grado di muoverti evitando di farti male, poiché la gravità ruota intorno alla danza contemporanea, come la terra ruota intorno al sole! Così dopo aver praticato le prime posizioni base della danza contemporanea, possiamo concentrarci sui passi intermedi che determinano lo stile contemporaneo e il floorwork:

  • Utilizzo delle mani e dei piedi al pavimento, fondamentale per esplorare la tecnica del floorwork;
  • Ascolto del corpo con il pavimento e con il muro, due superfici compatte sulla quale provare esercizi con il continuo flusso della gravità, tramite perdita e ripresa dell’equilibrio (quindi prima si deve avere una forte consapevolezza del corpo);
  • Evoluzione della Posizione a T, ovvero la C-Star/J e la posizione dell’alga;
  • Studio del movimento oscillatorio detto swing, tramite cloche;
  • Evoluzione della C-star in posizione fetale e scarabeo dormiente;
  • Rotolate al pavimento, partendo con le mani al petto e poi con le mani in alto;
  • Rotolate combinate quali la posizione del plank più il rotolo e partendo da in piedi fino a rotolare al suolo;
  • Sviluppo di un corpo fluido tramite l’esercizio di “T-relax” e con le rotolate da mani o piedi;
  • Evoluzione combinata, rotolata + alga + posizione fetale e swing + rotolata + T-relax;
  • Scivolata semplice, partendo dalla sensazione al muro per osservare come il corpo cambia continuamente;
  • Scivolata dall’alto verso il suolo;
  • Gancio sciarpa, prima con lo studio del peso e poi con scivolata;
  • Evoluzione della scivolata, gancio sciarpa + scivolata + giro sulle ginocchia e poi gancio sciarpa + salto mano;
  • Siren, mezza e intera;
  • Spirale del corpo, attraverso twist e torsioni.

I passi avanzati, Contact improvisation

Danza Contemporanea – Passi della tecnica Contact Improvisation

Un’altra faccia della danza contemporanea è il contact improvisation. All’inizio può risultare una tecnica complicata per coloro che si affacciano per la prima volta alla danza, ma con pratica e dedizione e soprattutto con insegnanti qualificati –> affidati al team esperto di Danza-contemporanea.it <– diventerà un “gioco da ragazzi”.

Il contact nasce dal bisogno di entrare in contatto non solo più con il suolo (come la tecnica Floorwork), ma anche con altri corpi, permettendo così di abbattere le barriere mentali dell’imbarazzo e affidarsi con il tempo al proprio corpo (e non solo). Possiamo dire che grazie alla tecnica del contact si ottengono risultati sorprendenti, soprattutto dopo aver acquisito confidenza con l’altro e con sé stessi.

Ecco la lista di passi avanzati, che poi approfondiremo negli articoli e tutorial dedicati:

  • Le leve sono lo scoglio maggiore da superare poiché richiedono un corpo robusto (che si ottiene con l’allenamento mirato), per riuscire a sorreggere sì il peso d’altri, ma soprattutto per completare passi più avanzati che utilizzano le leve per eseguire movimenti più “acrobatici”;
  • Posizione della spalla, uno dei punti principali di appoggio per la formazione di leve;
  • Sviluppo dalla posizione fetale, alla posizione corretta della spalla per arrivare con il bacino verso l’alto (leva su spalla);
  • Capovolta in avanti e indietro;
  • Rondone, mezzo e completo;
  • Sospensioni sulle mani con verticale di peso, o piedi rannicchiati;
  • Sospensioni sulle spalle al pavimento;
  • Sospensioni sui piedi con esercizi verso l’alto.

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Tecnica di improvvisazione

Danza Contemporanea- Passi di Improvvisazione e Sperimentazione

L’improvvisazione per la danza contemporanea rappresenta un tassello fondamentale della tecnica poiché grazie alla sperimentazione di nuovi passi, si dà spazio alle emozioni dei danzatori, alle sensazioni e al proprio estro. Attraverso laboratori dedicati oppure all’interno delle singole lezioni, la fase di improvvisazione è sempre presente dando agli allievi dei “task” che equivalgono a degli imput per stimolare la fantasia, collegare l’ascolto al movimento e gestire il cambio repentino da un task all’altro, cimentandosi ogni volta in qualcosa di diverso. I concetti da seguire, sono prescelti dall’insegnante, ma delle volte sono gli stessi danzatori che conducono “il gioco”, e sono gli unici protagonisti della storia che in piena libertà d’espressione trasformano la propria anima in movimento.

Una guida pratica e veloce per trovare riferimenti ed ispirazione, ecco degli esempi:

  • Riferimenti alla musica, come cambi di tempo, velocità e genere musicale (rock, classica, punk ecc);
  • Animali, divertiti a riprodurre i vari tipi di animali tra cui mammiferi, uccelli, rettili, anfibi e pesci;
  • Riferimenti alla natura come piante, i fiori, le rocce e il sole;
  • I quattro elementi come fuoco, aria, terra e acqua;
  • Movimenti discontinui e non, spezzati e circolari;
  • Tutto ciò che ti piace si può trasformare in movimento, serve solo la fantasia!

Esercizi utili ed efficaci per affrontare la giornata

Esercizi utili da fare per iniziare al meglio la giornata

Come sappiamo, respirare è alla base di tutte le funzioni dell’organismo, ma quando danziamo o siamo sotto stress ce ne dimentichiamo. Proprio per questo uno degli esercizi che consiglio di fare ogni mattina è:

  1. Fare 5 respiri profondi, si può fare sia da sdraiati sia da seduti con le gambe incrociate;
  2. Mentre inspiri ed espiri pensa a trasferire l’ossigeno in tutte le parti del corpo;
  3. Se sei sdraiato mettiti seduto a gambe incrociate, apri le braccia verso l’esterno portandole verso l’alto;
  4. Ora immagina di dover prendere qualcosa in alto per 6 secondi, le dita aiutano molto quest’azione (quindi non lasciarle chiuse);
  5. Infine, lascia cadere le braccia verso il basso;
  6. Ripeti questo allungamento per 5 volte;
  7. Sorridi.

Esercizio semplice, ma efficace. Cosa hai riscaldato? Per prima cosa (e direi la più importante) ti sei dedicato un po’ di tempo per te, per annullare i pensieri. Poi hai attivato la respirazione mettendo così in funzione tutto l’organismo per poi allungare la schiena, che in genere è la parte più sofferente.

Ora sei pronto per vivere la tua giornata scarico di tensioni!

Vuoi altri consigli su come sentirti meglio? –> Clicca qui , i nostri insegnanti migliori ti indicheranno cosa è meglio per te!

Nomi dei passi di Danza Contemporanea

Quali sono i nomi dei passi della danza contemporanea? Sciogliamo un grosso nodo dal pettine: nella danza contemporanea non esistono nomi precisi associati ai passi.

Mi spiego meglio… Quando parliamo di danza contemporanea, parliamo di un insieme di metodologie (o tecniche) di studio non codificate, e la bellezza di questa disciplina è proprio nel poter aggiungere e trovare, attraverso la consapevolezza del proprio io, nuovi canali di espressione e movimento, tra cui anche nuovi passi. È proprio questa “apertura” mentale ed artistica, che rappresenta la vera essenza della danza contemporanea, espressa attraverso la comunicazione dei danzatori.

Perciò associare un nome specifico ad un passo, in un’arte in continua evoluzione, è come voler mettere un freno a questa macchina di creazione e movimento che corre veloce. Nel dettaglio, sapendo che la danza contemporanea è composta da diverse tecniche e metodologie –> per approfondimenti clicca qui <– è impossibile mettere un etichetta con un nome, sapendo che un altro danzatore può modificarlo e trasformarlo, dando una nuova versione del passo.

Ciò che possiamo distinguere con un nome, non è il semplice passo, ma il concetto fondamentale. Infatti, se pensiamo alle tecniche di danza contemporanea più “antiche”, riferendoci al tempo di creazione, poiché sono tutt’ora utilizzate nel mondo, come la tecnica Graham, Limòn e Cunningham pensiamo alla loro associazione con la spiralizzazione (Martha Graham), alla caduta e il recupero del peso (Limòn), al concetto di astrazione (Cunningham), e così via.

Passi Base della Danza Contemporanea: Quali sono e Come si fanno? Video Tutorial (Posizione parallela, Posizione T)

Vuoi provare le posizioni base della danza contemporanea? Ecco come si fanno! Trovi la spiegazione dettagliata e i video tutorial per la Posizione parallela e la Posizione a T. Le lezioni sono completamente gratuite, con i consigli dei maestri qualificati di danza-contemporanea.it.

Sommario:

Posizione Parallela: Video Tutorial

La posizione parallela è uno dei primi passi che devi imparare per padroneggiare la tecnica contemporanea. Guarda il tutorial per imparare come fare:

Posizione Parallela – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Introduzione alla posizione Parallela: termini Anatomici di Piani e Assi del corpo

Per comprendere a pieno l’esecuzione della posizione parallela, è opportuno fare un piccolo passo indietro e spiegare in maniera anatomica il funzionamento del nostro corpo. Partiamo da due concetti: i piani anatomici cardinali, e gli assi anatomici cardinali (entrambi illustrati in foto).

Piani e Assi cartesiani del corpo umano (photo credit: my-personaltrainer.it*)

Partendo dai tre piani anatomici cardinali, essi possono essere descritti come delle traiettorie immaginarie che “tagliano” il nostro corpo e lo suddividono in diverse parti. L’obiettivo è quello di considerare solamente una porzione del corpo, utile a descrivere la direzione dei movimenti in modo corretto. Nel dettaglio i tre piani sono:

  1. Piano frontale, che divide il corpo in una parte anteriore e una parte posteriore. In questo piano avvengono tutti i movimenti di abduzione (ossia l’apertura laterale lontana dalla linea mediana del corpo) e adduzione (la chiusura verso l’interno della linea mediana). Un esercizio semplice come inspirare e contemporaneamente aprire le braccia di lato e poi espirare chiudendole, viene classificato proprio in questo piano. Saltellare sul posto con un jumping jack oppure abdurre gli arti inferiori e superiori da una posizione parallela alla 2° e addurre verso il centro, sono altri esempi riconducibili al piano cardinale frontale;
  2. Piano sagittale, che divide il corpo in una parte destra e in una sinistra. La maggior parte degli esercizi si verificano su questo piano, che tagliando il corpo in porzioni di destra e sinistra permette di eseguire innumerevoli movimenti, passando da un’oscillazione delle braccia avanti e indietro ad uno swing delle gambe (di cui parleremo in seguito). La cosa interessante di questo piano è che i movimenti possono essere in sincrono oppure sconnessi tra di loro, ad esempio mentre stai correndo per andare avanti di certo non userai stessa gamba e lo stesso braccio, ma gli arti opposti;
  3. Piano trasverso, che divide il corpo in una parte superiore e una inferiore. Anche questo piano, come in quello sagittale, le possibilità di movimento sono numerose. Il corpo viene diviso in due metà: una superiore che inizia dalla testa al bacino e una inferiore dal bacino fino alle dita dei piedi. Le azioni principali sono la torsione e la rotazione.

Per quanto riguarda invece gli assi anatomici principali (detti anche assi anatomiche), essi possono essere considerati come tre linee immaginarie (come fossero tre “vettori”) che attraversano il corpo. Nel dettaglio, i tre assi cartesiani sono:

  1. Asse longitudinale, ossia la retta immaginaria che oltrepassa il corpo verticalmente dal centro della testa fino i talloni ed è perpendicolare alla base di appoggio quando il corpo si trova in posizione eretta (come nella posizione parallela appunto). Attorno a questo asse si riconoscono movimenti di torsione e i movimenti di rotazione, come nel piano trasverso. Più precisamente, i movimenti sull’asse verticale vengono denominati di torsione quando si fa riferimento alla testa ed al tronco e di rotazione quando fa riferimento agli arti. 
  2. Asse trasversale, ossia la linea che divide in modo orizzontale il corpo, passando da sinistra a destra. La linea è inoltre perpendicolare all’asse longitudinale e parallela al suolo. Lungo questo asse si possono eseguire movimenti di flessione (cioè il “piegamento” dell’articolazione che diminuisce così l’angolo articolare) e di estensione (ossia la distensione dell’articolazione con il conseguente aumento dell’angolo articolare). Infatti, la parte in movimento si allontana dal piano frontale mentre, nell’estensione, si avvicina ad esso.
  3. Asse sagittale, ossia la linea che attraversa il corpo da davanti a dietro, detto anche antero-posteriore. Tale linea è perpendicolare agli altri due assi. Attorno a questo asse si eseguono movimenti di inclinazione laterale per la testa e il tronco, nonché l’abduzione e adduzione degli arti come nel piano frontale.

Come si fa e A cosa serve la posizione parallela?

Adesso che abbiamo chiarito com’è diviso il corpo in piani e assi, andiamo a spiegare nel dettaglio come si fa e a cosa serve la posizione parallela.

Allineamento del corpo nella posizione parallela (photo credit: howchiropratic.com*)

Come si fa?

La posizione parallela si esegue in stazione eretta, quindi prima di capire in modo “danzereccio” come eseguirla correttamente, rivediamo insieme con un linguaggio anatomico quali sono i muscoli coinvolti, così da prendere consapevolezza del nostro corpo:

  1. Il core, l’insieme dei gruppi muscolari del retto addominale, è il nucleo del nostro corpo. Non a caso è il muscolo più ricercato da allenare durante gli esercizi in palestra o appunto a danza, proprio perché fornisce stabilità lombo-pelvica ovvero la parte inferiore del tronco del corpo umano, posta per la precisione tra l’addome (in posizione superiore) e le cosce (in posizione inferiore) e la schiena (posizione posteriore) e favorisce l’ottimale trasferimento di forze dalla parte inferiore alla parte superiore del corpo. Nella posizione parallela infatti, fornisce la giusta resistenza del corpo in posizione eretta, quindi senza cedere alla gravità con il peso verso avanti, lato o dietro.
  2. L’anca salda l’arto inferiore al tronco, con il supporto dell’articolazione coxo-femorale che si instaura fra l’osso dell’anca e il femore.
  3. La coscia, rappresenta il segmento prossimale più lungo e voluminoso del corpo. Dotata di una possente muscolatura tra cui nel compartimento anteriore (avanti) sono in tutto 4: il muscolo sartorio, il muscolo pettineo, il muscolo quadricipite femorale e il muscolo ilio-psoas. Nel compartimento mediale (interno) invece, sono in tutto 5: il muscolo gracile, il muscolo otturatore esterno, il muscolo adduttore breve, il muscolo adduttore lungo e il muscolo grande adduttore. Per ultimo, situati sul di dietro della coscia, i muscoli sono in tutto 3: il muscolo bicipite femorale, il muscolo semitendinoso e il muscolo semimembranoso. Tutti insieme garantiscono la saldatura dell’arto inferiore.
  4. Il ginocchio, che si trova subito dopo la coscia, precisamente al centro dell’arto inferiore contiene l’articolazione (la più grande del corpo umano) che connette il femore alla tibia grazie alla rotula, Quest’ultima garantisce la stabilizzazione dei movimenti, infatti bisogna riporre molta attenzione per evitare brutti incidenti.
  5. La gamba in termini anatomici, è il solo segmento intermedio dell’arto inferiore, che comprende una muscolatura particolarmente sviluppata posteriormente, ovvero il polpaccio, mentre anteriormente è facile osservare la sporgenza della tibia o “stinco”.
  6. La caviglia, comprende l’articolazione tibio-tarsica, in superficie si osservano i rilievi dei malleoli, mediale e laterale. Posteriormente si apprezza il tendine calcaneale o di Achille.
  7. Per l’ultimo, il piede che comprende nella parte posteriore il calcagno o “tallone” e poi la porzione superiore, in posizione anatomica, è chiamata dorso, mentre quella inferiore pianta composta dal metatarso sotto le dita.

Guida pratica su come eseguire la Posizione Parallela

Come abbiamo appena precisato nel paragrafo precedente, sono molti i muscoli coinvolti nella realizzazione di una giusta posizione parallela (nonostante sembri la posa più facile del mondo).

Cosa importante da ricordare è che solo grazie ai muscoli stabilizzatori del tronco, la posizione parallela diverrà facile e divertente!

Per le prime volte puoi posizionarti davanti allo specchio per controllare che tutto sia giusto.

Segui questa linea guida: il bacino, le ginocchia e il dito medio dei piedi devono essere ben allineati (disegna una linea immaginaria che attraversa tutti questi punti). Le ginocchia devono essere parallele, quindi non devono assumere una posizione valga o vara, ma con la rotula che guarda avanti. I piedi invece hanno un ruolo fondamentale, poiché non devono mai essere uniti (a differenza della sesta posizione) ma con uno spazio in mezzo equidistante. Il trucchetto che utilizzo con i più piccoli è quello di pensare ad un terzo piede in mezzo agli altri due, per avere coì una giusta distanza “binaria”. In questo modo i piedi sono perfettamente paralleli, con nessun tipo di propensione verso l’esterno (en dehors).

Inoltre le spalle sono allineate, gli addominali tenuti e forti sorreggono la struttura per non cedere con il peso alla gravità e il capo è diritto con lo sguardo verso l’orizzonte.

N.B. Nel video tutorial dopo aver assicurato il giusto allineamento (bacino-ginocchia-piedi), ho eseguito dei piccoli spostamenti con plié (piegamento delle ginocchia) verso destra e sinistra e per ultimo dei giri in parallelo mantenendo fino alla fine il controllo della posizione senza mai modificarla. Le possibilità di movimento dalla posizione parallela sono innumerevoli!

A cosa serve?

Che la posizione parallela sia una delle posizioni base della danza contemporanea l’avrai sicuramente capito, ma ti spiegherò perché!

La posizione parallela, c.d. prima posizione parallela insieme alla seconda posizione parallela sono considerate posizioni di comodità che servono soprattutto in fase di riscaldamento, per sentire bene l’appoggio del piede al suolo, e sono la base nei corsi principianti per arrivare successivamente alla prima e seconda posizione en dehors, più difficile perché serve un controllo maggiore del corpo. Nelle coreografie neo-classiche vennero introdotte per creare un contrasto stilistico con i passi virtuosi e classici in en dehors, fino ad arrivare alla danza contemporanea.

La posizione parallela nella danza contemporanea, rappresenta l’inizio e la fine di ogni movimento e sequenza al centro, in diagonale e da in piedi per arrivare al pavimento.

La sesta posizione che fu introdotta nel XX secolo da Serge Lifar (Insieme a George Balanchine, viene considerato uno dei creatori della danza neoclassica), si può confondere con la posizione parallela che invece di mantenere i piedi staccati l’uno dall’altro come in foto, sono precisamente attaccati. Inoltre la sesta posizione, a differenza della posizione parallela non ti permette di eseguire dei movimenti legati e fluidi, bensì nella VI posizione le gambe sembrano quasi pietrificate con i piedi al pavimento.

Posizione a T: Video Tutorial

Posizione a T – Base della danza contemporanea. Maestra Michela De Stefano

Spiegazione della Posizione a T: Base del Floorwork

Quando parliamo della tecnia floorwork, ci stiamo riferendo ad un ramo della danza contemporanea.

Se hai letto l’articolo sulle differenze della danza contemporanea con la danza moderna –> clicca qui per leggerlo <– avrai notato come la tecnica floorwork è menzionata spesso, questo perché è uno degli elementi che la differenzia dagli altri stili di danza grazie all’utilizzo del peso del corpo che sfida la gravità, andando a fondere pienamente corpo e movimento con il suolo.

Questa tecnica è utilizzata a partire dalle tecniche storiche come in Martha Graham e Erick Hawkins, fino al breakdance e alle lezioni attuali di danza contemporanea.⁠

Il Floorwork inoltre richiede ai ballerini di spaziare tra i livelli più alti e quelli più bassi. Infatti il livello “basso” c.d. floor è uno dei tre principali livelli spaziali che i ballerini possono occupare, insieme al livello medio o verticale e quello alto o aereo, nell’esecuzione di salti e sospensioni.⁠

Posizione a T (photo credit: dreamstime.com*)

Corpo supino, differenza tra supinazione e pronazione

Se ti sei mai ritrovato come la ragazza in foto, anche tu hai eseguito senza saperlo una posizione base del floorwork e della danza contemporanea: precisamente la c.d. posizione a T.

Sdraiarsi in posizione supina, quindi con la schiena a contatto con il suolo, è la miglior posizione per riposare o per rilassare la schiena, il collo e le spalle (non a caso è favorita come soluzione per dormire, in un parco o in una lezione di danza contemporanea!).

Supino deriva da supinazione, che precisamente identifica un movimento che coinvolge l’avambraccio, durante cui il palmo della mano è rivolto in avanti e il pollice è rivolto verso l’esterno. In generale, puoi parlare di movimenti di supinazione, contrapposti a quelli di pronazione, quando la superficie ventrale del corpo (quindi la pancia) è rivolta verso l’alto, viceversa se si è sdraiati con la pancia sotto parliamo di una posizione prono.

L’eccezione più nota per la supinazione e la pronazione si riferisce a quella del piede. Con pronazione, in questo caso, s’intende la fisiologica rotazione del piede verso l’interno (quindi con l’alluce attaccato al suolo e la parte esterna sollevata), mentre con supinazione ci si riferisce al contrario (ovvero con le dita sollevate e la parte esterna a contatto con il pavimento). Entrambi gli atteggiamenti possono influire sulla postura, pertanto si raccomanda di camminare o fermarsi con il peso del corpo su tutta la pianta del piede.

Come si esegue la Posizione a T e a cosa serve?

La posizione prende il nome di T posizionandosi al pavimento supino con gli arti inferiori (le gambe) distesi verso il basso e gli arti superiori (le braccia) aperte lateralmente raffigurando la lettera T dell’alfabeto con il corpo.


Importante! Se in posizione parallela tutto il corpo (muscoli, articolazioni e ossa) è coinvolto a mantenere la posizione stabile, senza cedere alla gravità, da sdraiati si può dire addio alla gravità ma non si cede al completo relax. Nonostante da supino si tende a rilassare il tutto, durante la posizione a T il corpo è controllato, infatti i piedi non si abbandonano verso l’esterno, così formando una posizione en dehors ma mantengono i due binari paralleli. Le braccia invece e le spalle non si avvicinano alle orecchie, ma rimangono in linea a formare la corretta posizione, i palmi delle mani sono rivolti verso l’alto per eseguire ad esempio movimenti di abduzione e poi adduzione. Le dita delle mani hanno una grande importanza nella tecnica floorwork, ma di questo ne riparleremo!

Questa posizione base rappresenta l’inizio, la fine e lo scambio tra i vari passaggi del floorwork al pavimento. Infatti nella spiegazione dei prossimi passi noteremo l’evoluzione di questa posizione, per arrivare ad altre più complete e complesse.

N.B. Nel video tutorial, il movimento inizia dalla stazione eretta in posizione parallela, poi con un piegamento delle ginocchia c.d. plié si arriva seduti, con gli addominali (il core) tenuti si scende fino a toccare con la schiena il pavimento ed infine con un movimento delle braccia in abduzione si arriva ad una posizione a T. Stessa cosa per il reverse. Tutto è collegato l’uno con l’altro!

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*Le immagini presenti nel seguente articolo derivano da una rielaborazione del contenuto proveniente dalle fonti citate nella descrizione